mercoledì 22 aprile 2009

Considerazioni su Copyright e Fair Use

Come spesso accade penso che occorra buon senso e capacità di interpretare le diverse situazioni per poter tracciare il confine tra Copyright e libertà di utilizzo delle opere altrui.
Fatta questa premessa, mi ha molto incuriosito il concetto di "Fair Use" e mi sono quindi un po' documentata sull'argomento.
Secondo un report della Computer and Communications Industry Association (CCIA) sembra abbia avuto un ruolo determinante nella crescita economica statunitense degli ultimi 10 anni: secondo tale ricerca il valore derivante dall'utilizzo equo vale il 70% in più di quanto economicamente prodotto dal copyright. Le aziende che dipendono dal fair use contribuiscono in modo determinante al prodotto interno lordo degli Stati Uniti. Il principio del fair use rende i lavori protetti da copyright disponibili al pubblico come materiale grezzo senza la necessità di autorizzazione, a condizione che tale libero utilizzo soddisfi le finalità della legge sul copyright.
La dottrina tenta con ciò di equilibrare gli interessi dei titolari di diritti individuali con i benefici sociali o culturali che derivano dalla creazione e dalla distribuzione dei lavori derivanti. Nella misura in cui questa dottrina protegge forme di espressione che potrebbero diversamente venire a configurarsi come infrazioni del copyright, è stata posta in relazione con la protezione della libertà di parola sancita dal primo emendamento della costituzione statunitense.
La giurisprudenza americana ha elaborato quattro fattori, da valutare congiuntamente, per arrivare complessivamente ad ammettere o no il fair use,con l’avvertenza che un solo fattore non è da solo sufficiente per ammettere o escludere a priori il fair use:

1. L’oggetto e la natura dell’uso, in particolare se ha natura commerciale oppure didattico e senza scopo lucrativo.
2. la natura dell’opera protetta.
3. la quantità e l’importanza della parte utilizzata in rapporto all’insieme dell’opera protette.
4. le conseguenze di questo uso sul mercato potenziale o sul valore dell’opera protetta.

Attualmente in italia siamo ancora molto lontani da questi concetti. Bisogna notare che attualmente è pratica comune tra noi studenti fare le fotocopie di interi libri di testo per ridurre in maniera sensibile il costo che questi hanno sul nostro studio. L'applicazione di norme simili a quelle americane permettebbe a tutti gli studenti di non essere più nell’illegalità e poter apprendere da più fonti. Il problema si accentua notevolmente se ci trasferiamo nel web, dove ad esempio gruppi come wikipedia, una realtà che sta sconvolgendo il modo di fare cultura, si trova nella situazione, di dover rimuovere dalle loro pagine tutte le immagini protette da diritto d’autore, facendo in questo modo decadere la qualità, di quella che a oggi è giudicata una delle migliori enciclopedie disponibili. Introducendo il fair use, si permetterebbe a queste realtà di continuare a fare cultura con qualità superiore. Concludendo in Italia ci troviamo nella situazione in cui, molte realtà che collaborano, e lavorano per il bene e la crescita propria e del paese si trovano a dover convivere con uno stato di illegalità nell’uso delle opere protette dal diritto d’autore. L'introduzione di un nuovo modo di intendere il diritto d’autore, darebbe la possibilità a sempre più realtà di crescere, basti pensare a ricerca e insegnamento, senza scordare i nuovi mezzi di comunicazione e informazione come internet che con realtà come wikipedia stanno portando un grande contributo alla crescita del sapere, ma che allo stato attuale si trovano a dover “estirpare” del materiale (come le foto dei nostri monumenti, con conseguente perdita di visibilità per il nostro paese) che senza questa possibilità del fair use non potrebbe essere inserito.

2 commenti:

  1. Interessantissimo post, peccato che invecchiando duro fatica a leggere il verde in campo rosa.
    Complimenti comunque

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  2. Grazie mille per i complimenti. Effettivamente a farmelo notare....hai un po' ragione...è un po' difficile...forse un giorno lo cambierò...però mi piace troppo.... ;-)

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