lunedì 15 giugno 2009

Assigment 8 - Valutazione corso

Il corso è stato molto interessante, sia per gli strumenti che mi ha messo in mano sia per la novità che ha rappresentato nel panorama dei miei studi.
Dal corso ho appreso che le tecniche e gli strumenti per "coltivare le connessioni" ci sono tutte, e non sono neppure così complicate, come potrebbe sembrare, basta un po' di pratica e soprattutto tanto interesse.
Sicuramente, rispetto ad un corso normale, un corso di questo tipo permette una interattività ampia, e favorisce lo scambio di idee, punti di vista, dubbi, interessi.
Un altro aspetto sicuramente positivo del corso è la sua flessibilità, la libertà concessa agli studenti è stata molto ampia e ciò, secondo me, porta gli studenti a fare uno sforzo ulteriore saper riconoscere i propri interessi, i propri bisogni, le proprie impressioni.
Tanto più non esiste un vincolo o uno schema da seguire tanto più il contributo dato alla comunità è più vero e più originale. Oltre a tutto questo per me il corso è stato la dimostrazione pratica che è possibile sfruttare la tecnologia per organizzare, scambiare, efficentare tutti quei processi che riguardano la nostra vita.
Mi riallaccio così ad uno dei primi post in cui auspicavo l'utilizzo della rete nella gestione degli appuntamenti per le analisi del sangue e più in generale nell'aministrazione della cosa pubblica: ora più di prima posso affermare che ciò è possibile.

Assignment 3 - Coltivare le connessioni

Finalmente ho trovato il tempo per leggere "Coltivare le connessioni", riporto quindi le riflessioni che tale lettura ha generato.
Relativamente al fenomeno Internet si dice che:
"sembra che la capacità di coglierne l'importanza sia inversamente proporzionale a ruolo occupato nelle organizzazioni. Come dire: se sei un dirigente sarà difficile che tu possa capire cosa ci sia di importante in Internet"
Trovo questa affermazione molto vera e in base alla mia esperienze ho provato anche a darmi una risposta: in genere le persone che occupano ruoli di responabilità, tendono a delegare; probabilmente non riescono ad afferrare l'utilità dello strumento in quanto non hanno mai avuto il bisogno di utilizzarlo.
Spesso mi sono trovata a dover effettuare ricerche, prenotazioni on-line o anche semplicemente scrivere mail per conto di persone gerarchicamente collocate al gradino superiore. In questi casi tali persone non solo non svolgono in prima persona il compito richiesto, ma non s'interessano neppure su come tale compito viene svolto, l'unica cosa importante è il risultato. Per rimanere in tema con l'articolo, le persone che occupano un ruolo nelle organizzazioni costituiscono un nodo, che comunica, tramite connessioni, con il nodo costituito dalle persone di grado inferiore; queste ultime fanno a sua volta parte di una rete, connesa alla rete Internet, ma tale rete risulta invisibile al nodo gerarchicamente superiore.
Una sorta di black box, a cui vengono forniti degli input e da cui si aspetta degli otuput, senza preoccuparsi di cosa avviene all'interno. In breve, l'importanza del fenomeno è tanto più percepibile quanto più si sente il bisogno di farne parte.
Ancora:
"la quantità di opportunità offerte da internet è sconvolgente e non era immaginabile fino a 10 anni fa. Eppure sembra prevalere nell'opinione delle persone, e forse con ragione, l'idea di una cosa effimera, dove la quantità prevale sulla qualità, la stupidità sulla profondità"
Personalmente penso che non sia così lontano dal vero dire che generalmente la quantità prevalga sulla qualità, ma penso che si altrettanto vero che non è poi così impossibile imparare a riconoscere la profondità che se anche in misura minore rispetto alla stupidità, si trova facilmente proprio per la vastità di tale mondo.
Imparare a riconoscere la qualità, o meglio ciò che per noi è qualità, è un esercizio inizialmente faticoso, ma che si rivela poi molto più semplice e spontaneo una volta preso il via.A tal proposito mi è piaciuta molto la metafora del bosco, non occorre conoscere tutto, occorre godersi quello che c'interessa e giorno dopo giorno costruire la "nostra" conoscenza.

martedì 9 giugno 2009

Assignment 7: algoritmi per la medicina

Nel corso dell’attuale tirocinio mi è capitato un caso di Febbre Mediterranea. Ho sfruttato questa esperienza per interrogare un algoritmo di Medal.org riguardo la diagnosi della febbre mediterranea. Ricercando “Familial Mediterranean fever” il motore di ricerca degli algoritmi fornisce vari risultati, tra i quali (in seconda posizione):

Criteria of Livneh et al for the Diagnosis of Familial Mediterranean Fever
L’algoritmo sviluppato dal Medical Center e dall’università di Tel Aviv University in Israele ha lo scopo di fornire una diagnosi di FMF basandosi sulle evidenze cliniche.
L’algoritmo può essere scaricato in formato excel oppure utilizzato online. La versione online è molto semplice da usare, occorre semplicemente rispondere ad una serie di domande per ottenere una diagnosi. Ho risposto alle domande in base all’esperienza vissuta durante il tirocinio e l’algoritmo ha correttamente diagnosticato la malattia.

L’algoritmo classifica le risposte alle domande (e quindi le evidenze cliniche) in 3 categorie:

  • Major criteria
  • Minor criteria
  • Supportive criteria

Una evidenza classificata come Major criteria è sufficiente a diagnosticare la malattia; mentre sono necessarie 2 o più evidenze di Minor criteria per diagnosticare la malattia; e 4 o 5 risposte indicanti condizioni, catalogabili come supportive criteria, possono diagnosticare la malattia solo al verificarsi contemporaneo di una condizione classificata come Minor criteria.

Non sono riuscita ad aprire correttamente la versione Excel con Firefox 3.0.10 mentre ci sono riuscita con Explorer 7.

mercoledì 22 aprile 2009

Considerazioni su Copyright e Fair Use

Come spesso accade penso che occorra buon senso e capacità di interpretare le diverse situazioni per poter tracciare il confine tra Copyright e libertà di utilizzo delle opere altrui.
Fatta questa premessa, mi ha molto incuriosito il concetto di "Fair Use" e mi sono quindi un po' documentata sull'argomento.
Secondo un report della Computer and Communications Industry Association (CCIA) sembra abbia avuto un ruolo determinante nella crescita economica statunitense degli ultimi 10 anni: secondo tale ricerca il valore derivante dall'utilizzo equo vale il 70% in più di quanto economicamente prodotto dal copyright. Le aziende che dipendono dal fair use contribuiscono in modo determinante al prodotto interno lordo degli Stati Uniti. Il principio del fair use rende i lavori protetti da copyright disponibili al pubblico come materiale grezzo senza la necessità di autorizzazione, a condizione che tale libero utilizzo soddisfi le finalità della legge sul copyright.
La dottrina tenta con ciò di equilibrare gli interessi dei titolari di diritti individuali con i benefici sociali o culturali che derivano dalla creazione e dalla distribuzione dei lavori derivanti. Nella misura in cui questa dottrina protegge forme di espressione che potrebbero diversamente venire a configurarsi come infrazioni del copyright, è stata posta in relazione con la protezione della libertà di parola sancita dal primo emendamento della costituzione statunitense.
La giurisprudenza americana ha elaborato quattro fattori, da valutare congiuntamente, per arrivare complessivamente ad ammettere o no il fair use,con l’avvertenza che un solo fattore non è da solo sufficiente per ammettere o escludere a priori il fair use:

1. L’oggetto e la natura dell’uso, in particolare se ha natura commerciale oppure didattico e senza scopo lucrativo.
2. la natura dell’opera protetta.
3. la quantità e l’importanza della parte utilizzata in rapporto all’insieme dell’opera protette.
4. le conseguenze di questo uso sul mercato potenziale o sul valore dell’opera protetta.

Attualmente in italia siamo ancora molto lontani da questi concetti. Bisogna notare che attualmente è pratica comune tra noi studenti fare le fotocopie di interi libri di testo per ridurre in maniera sensibile il costo che questi hanno sul nostro studio. L'applicazione di norme simili a quelle americane permettebbe a tutti gli studenti di non essere più nell’illegalità e poter apprendere da più fonti. Il problema si accentua notevolmente se ci trasferiamo nel web, dove ad esempio gruppi come wikipedia, una realtà che sta sconvolgendo il modo di fare cultura, si trova nella situazione, di dover rimuovere dalle loro pagine tutte le immagini protette da diritto d’autore, facendo in questo modo decadere la qualità, di quella che a oggi è giudicata una delle migliori enciclopedie disponibili. Introducendo il fair use, si permetterebbe a queste realtà di continuare a fare cultura con qualità superiore. Concludendo in Italia ci troviamo nella situazione in cui, molte realtà che collaborano, e lavorano per il bene e la crescita propria e del paese si trovano a dover convivere con uno stato di illegalità nell’uso delle opere protette dal diritto d’autore. L'introduzione di un nuovo modo di intendere il diritto d’autore, darebbe la possibilità a sempre più realtà di crescere, basti pensare a ricerca e insegnamento, senza scordare i nuovi mezzi di comunicazione e informazione come internet che con realtà come wikipedia stanno portando un grande contributo alla crescita del sapere, ma che allo stato attuale si trovano a dover “estirpare” del materiale (come le foto dei nostri monumenti, con conseguente perdita di visibilità per il nostro paese) che senza questa possibilità del fair use non potrebbe essere inserito.

martedì 14 aprile 2009

Torta alle mandorle!


Ecco la foto della torta alle mandorle, visto che nel blog della Chiara non sono riuscita ad inserirla!!!
Veramente ottima!!!
Brava Chiara!!!
Inseriscine qualche altra....visto che ho un monte di uova e non so cosa farci!!!!
Accetto qualsiasi proposta...a costo di far fuori quelle 15 uova che ho nel frigo...solo quelle.....

lunedì 13 aprile 2009

All'opera con Delicious - Assignment 2

E' un po' tardino stasera, ma decido di trascorrere un pò di tempo davanti al pc, dopo un giorno dedicato allo studio della fisica, niente male per essere Pasquetta, vero?
Decido di riorganizzare i miei "Preferiti" seguendo le istruzioni date dal Prof. nell'ensignment 2, che mi svela l'esistenza di Delicious, sito web di social bookmarking per l'archiviazione, ricerca e condivisione di bookmark.
Penso sia una grande idea in quanto prorpio svolgendo questa attività mi sono accorta che ho link sparsi per i diversi pc che utilizzo (fisso, portatile, pc suocera....), ma con deliciuos potrò finalmente unificarli ed avere i miei link sempre a disposizione senza impazzire pensando su quale pc e anche browser (explorer e firefox) ho salvato i bookmarks!
Mettere in ordine il tutto mi richiederà un pò di tempo!!!!
Ancora grazie Delicious!!!!!!!
Ah dimenticavo: ecco il mio account delicious:
http://delicious.com/danielessa80

sabato 4 aprile 2009

Ricerca PubMed - Assigment 5


Leggendo l'ultimo post del Prof "Risorse bibliografiche" ho deciso di cimentarmi in una ricerca su PubMed. Intendo trovare eventuali notizie su una malattia che da qualche anno tormenta il mio cane: la Leishmaniosi. In particolare voglio provare a cercare un articolo che tratti il ruolo dei gatti come portatori sani della malattia.


Apro Firefox e inserisco su google "PubMed": eccolo là, il primo della lista:




Mi collego e decido di iniziare con una ricerca semplice e diretta: inserisco la parola Leishmaniosi. Il risultato non è molto soddisfacente, due soli articoli! Memore dei consigli di Renato Fianco nella sua ottima guida, ripeto la ricerca inserendo la traduzione inglese della malattia: Leishmaniasis e questa volta ottengo ben 15074 articoli, adesso occorre selezionare quelli d'interesse. Apro la ricerca avanzata e spunto la cella Animal, ottenendo così un numero di articoli pari a 9142, un passo avanti ma ancora troppi! Decido di ridurre la ricerca solo agli articoli più recenti, la mia nuova stringa di ricerca diventa:("2008"[Publication Date] : "3000"[Publication Date]) AND (Leishmaniasis) e gli articoli di colpo passano a 593, un bel colpo di scure, ma occore raffinare ancora un pò. Mi spingo a modificare manualmente la stringa di ricerca per cercare solo gli articoli in cui si parli contemporaneamente di cani e gatti:("2008"[Publication Date] : "3000"[Publication Date]) AND (Leishmaniasis,cat and dog)


Solo 8 risultati tra i quali:

Maia C, Nunes M, Campino L.
Unidade de Leishmanioses, Instituto de Higiene e Medicina Tropical, Universidade Nova de Lisboa, Lisboa, Portugal.
Leishmaniasis, caused by Leishmania infantum, is an endemic zoonosis in the Mediterranean basin. Dogs are considered the major host for these parasites, as well as the main reservoir for human visceral infection. In recent years, asymptomatic infection or clinical disease caused by L. infantum in cats has been reported in several countries where zoonotic leishmaniasis is present. The aim of the present study was to perform a leishmaniasis survey in cats from an endemic focus. Twenty-three adult stray cats were surveyed by clinical examination, and peripheral blood samples for serological and molecular analysis were collected. In 7 of the 23 cats (30.4%) Leishmania DNA was detected in blood. A low level of fluorescent antibodies was detected in four serum samples. All the animals were asymptomatic. Taking into account the high rate of asymptomatic feline leishmaniasis in this survey, it can be suggested that cats may act as a habitual reservoir host of L. infantum infection in endemic areas. Furthermore, it will be important in the future to add this parasitosis to the differential diagnosis of feline infections from leishmaniasis foci in cats. Feline leishmaniasis diagnosis should be accessed by molecular tools.


La ricerca è stata semplice e ho trovato di grande aiuto la funzione History, che tiene traccia passo per passo di tutta la storia della ricerca permettendo di retrocedere a stati precedenti, quando la strada presa non porta a grandi risultati.

Concludendo posso dire che, in poco più di 20 minuti, ho imparato a destreggiarmi con uno strumento veramente molto molto utile!